Explosion

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M.aya chan
view post Posted on 22/8/2011, 14:17




L'angolo di Maya: Questa é in assoluto la mia prima FF Shizaya * ne va fiera*, e in più é la mia seconda fanfiction mai fatta, perciò... bé se non é bella, o scritta male o tutto quello che volete, sapete il perché. Aaaah vabbé spero solo che sia di vostro gradimento almeno un pochino xD commentate!


CAPITOLO 1°



Driiin driiin

« Pronto.»

« Oooh Shizu-chan da quanto tempo! Ti sono mancato?»

« I-Z-A-Y-AAAAA-KUN!»

« Che carino ti ricordi di me! Mmmh devi aver pensato molto al tuo adorato Izaya-kun»

« Sì in effetti proprio ieri ho pensato di volerti spaccare ogni singolo ossicino del tuo corpo!»

« Oh shizu-chan sei sempre il solito prepotente! E cosa é che ha portato il tuo minuscolo cervello a pensare a me?»

« Bé un pazzo – che casualmente sapeva della mia forza perciò si era portato dietro una pistola e non un coltello per non fronteggiarmi in un corpo a corpo – é passato esattamente nello stesso momento in cui finivo di lavorare, e per caso proprio davanti a dove lavoro. Mi ha urlato dietro sbraitando di sua moglie che lo aveva tradito con me. Ah per sottolinearlo non so chi cazzo sia la moglie di quel bastardo. E chissà per quale oscuro motivo mi é venuto in mente proprio il tuo nome…»

« E che fine avrebbe fatto quel bastardo

« L'ho picchiato a sangue naturalmente. E ora tocca a te stronzo! Esci fuori!»

« Così mi fai piangere Shizu-chan, non avrei mai potuto mandarti qualcuno contro!»

« Non rompere! Esci fuori, e non farmelo ripetere!»

« Sai qual é la cosa più divertente di tutte? Vedo esattamente ogni angolo del tuo corpo che si sta contorcendo dalla rabbia eh-eh-eh. Ah e ora vedo la tua faccia da scimmia preistorica che sta roteando all'indietro con la bocca aperta a forma ovale per la sorpresa mista ad ingenuità (stupidità) e collera. Aaaaah mammamia quanto ti odio!»

« Dove seiiiiiii…»

« Mi hai visto? Oh-oh devo scappare? »

« Maledetto bastardo io ti ammazzo! Ti tolgo quel sorrisino beffardo pestandoti a sangue, poi ti quasi affogo, ti tolgo fradicio e ti faccio investire da un camion o magari ti infilo un maledettissimo cacciavite in un occhio per sentirti urlare di dolore e....»



Ma ormai stava parlando invano perché Izaya aveva già scostato dall'orecchio il cellulare, che continuava insistente a tremare tanto forte urlava la persona all'altro capo, e si preparava ad uscire dal nascondiglio per spingere inutilmente il corpo muscoloso di Shizuo. Quest'ultimo cercò invano di sferrargli un pugno, ma la forza sovra umana tale a quella di un razzo che supera l'atmosfera terrestre prese in pieno il muro di un palazzo ormai e per fortuna abbandonato.

« Ti ammazzo! Izayaaaaaaaa!» Quelle semplici tre parole erano come un detonatore che preveniva la caccia al topo, anche se per Izaya quello non era il nome giusto da attribuire alle loro rincorse poiché stando al fatto che l'inseguitore era quell'energumeno di Shizuo, lui doveva per forza di cose far la parte del topo, e l'idea non lo eccitava troppo… Si inseguirono nelle strade principali, nei parchi, nei vicoletti, entrarono perfino in palazzi e si buttarono dalle finestre del primo piano.



La rincorsa scatenata stava durando effettivamente troppo tempo e i due ragazzi sentivano piano piano la stanchezza invaderli, le gambe si facevano più molli, il respiro più affannato e anche la grinta che spingeva Shizuo un passo dopo l'altro immaginando di poter sferrare un bel destro su quella faccia odiosa era ormai allo stremo. Stavano continuando comunque a correre, nessuno dei due pensava minimamente di arrendersi anche se quella che doveva essere una corsa ora si rallentava a passo di camminata. Ad un tratto Izaya si fermò, respirava faticosamente e teneva il braccio destro cinto sullo stomaco per contenere il dolore del fiatone. Poco dopo lo raggiunse anche Shizuo che si trovava nella stessa situazione, guardò per un attimo la faccia sudaticcia dell'odioso nemico ed un formicolio gli invase i palmi delle mani. Lo odiava. « Io ti ammazzo!» Ripeté in un impeto di rabbia rossa. « Non sai proprio contenere la tua rabbia vero Shizu-chan?» Continui a dire di volermi ammazzare, ma sono ancora qui Berciò l'altro con un sorriso maligno stampato sul volto, quel sorriso che Shizuo tanto detestava. « Aaaaah, io ti ammazzo!» Ripeté nuovamente alzando ancora di più la voce. In risposta ebbe soltanto un altezzoso Pfff , poi Izaya alzò la testa e cominciò ad osservare meglio l'uomo paratoglisi davanti e che con la sua incredibile, ma non molta, altezza copriva il sole.

Guardò i rivoli di sudore di Shizuo scendere lievemente su quella pelle rosacea, l'ampio petto che con veemenza continuava a fare su e giù, la bocca che come un pescatore nell'atto di tirare fuori dall'acqua lo sfortunato pesce, acchiappava l'aria quasi a forzarla ad entrare dentro. Poi c'era, nascosto dai soliti vestiti da barista, il suo forte corpo muscoloso che dopo quella corsetta doveva essere sudato e rossastro, morbido al tocco e un po' impacciato… No no no no! Scacciò subito dalla mente quel pensiero, il pensiero di come fosse Shizuo sotto i vestiti. « ti odio.» Brontolò Izaya fulminandolo con gli occhi. « Io di più. E ti ammazzo pure!» Battibeccó l'altro in risposta. Passarono ancora alcuni secondi, poi Izaya cedette, si buttò per terra sdraiandosi su quel ponte sopra una strada chiusa per lavori. Shizuo imitò e anch'esso stramazzò a terra. Restarono lì, sdraiati su una strada, come due idioti ancora ansimanti. Il dolce color rossastro del tramonto li ricoprì e il nero dei loro vestiti si mutò in un grigio scuro.



« Guarda come sei patetico Shizu-chan.» Cantilenò Izaya « Lì sdraiato a terra solo per aver corso qualche chilometro, sei davvero patetico…» Ripeté ancora. Le vene sulla fronte di Shizuo iniziarono a pulsare nuovamente, avevano preso un colore violaceo e gli occhi esplodevano rabbia. « I» Shizuo fece leva sulle ginocchia per riuscire ad alzarsi « ZA» Barcollando un pochino si mise in posizione eretta, molto più velocemente di quanto Izaya pensasse che fosse possibile per una scimmia come quella che aveva davanti «YAAAAAAA» Gridò in fine colpito da una grandiosa enfasi del momento.



Faceva fatica a camminare e per tenere l'equilibrio dovette aprire un po' le braccia. Ora sembrava un vero buffone. « Uhuhuhuhuh» Ridacchiò fastidiosamente l'altro. Ma prima che avesse il tempo di girarsi, riprendere di nuovo fiato e riniziare a correre, Shizuo lo aveva già afferrato per le spalle stringendolo in modo da fargli molto male. Izaya si sentì alzare da terra, cercò invano di divincolarsi da quella preda letale, ma le braccia non riuscivano a muoversi in modo tale da far cadere il coltellino dalla manica destra della giacca. Venne spostato verso il centro della strada, mentre diversamente dall'energumeno che lo teneva in ostaggio che tenne il suo corpo in avanti e un poco teso.

In una piccola frazione di secondi Izaya capì, shizuo aveva intenzione di fare leva sulle braccia e con la sua forza mostruosa voleva lanciarlo sulla strada sottostante. Mugulò un po', se lo avesse lanciato, per quanto si vantasse di essere estremamente agile, non sarebbe riuscito a cadere come un gatto, anzi si sarebbe sfracellato sull'asfalto lasciando un riso compiaciuto dietro le sue spalle. Divincolò le gambe su e giù e poi a destra e sinistra, digrignando i denti per la rabbia. Shizuo sorrise compiaciuto di se stesso. « Mi sa che non ci rivedremo più Stava ridendo di gusto a quella situazione. « Maledetto troglodita» Sbottò Izaya, cercando di sembrare più calmo possibile.



E successe tutto in pochi minuti. Il corpo agile di Izaya continuava a muoversi, scalciando e indebolendo la presa di Shizuo che si stava preparando a tirare. Il piede di Izaya colpì con vigore il ginocchio su cui posava il peso il suo nemico, questo barcollò un attimo andando un po' indietro, però colpendo un sassolino che lo fece quasi cadere sull'asfalto. In quell'esatto momento Izaya cercò di divincolarsi di nuovo nel tentativo di liberarsi dalla stretta, ma ebbe solo l'effetto di buttare il suo corpo in avanti così da cadere sul solido busto di Shizuo. Per sorreggersi Izaya mise le braccia ora libere sulle spalle dell'altro e shizuo per smettere di ciondolare fece presa sui fianchi che aveva davanti.



Così si trovarono faccia a faccia, le loro labbra erano a pochi centimetri l'una dall'altra. I loro occhi si osservavano. Qualcosa di strano pervase entrambi i corpi di quei due ragazzi. Non avevano il coraggio di muoversi, né quello di chiudere le palpebre per fermare quel contatto visivo. Anzi sentivano come il bisogno di doverlo avvicinare ancora di più, e senza chiederselo lo fecero quasi in simultanea. Si avvicinarono sempre di più, ancora di più finché le labbra non si toccarono. Allora tentennarono per un momento, entrambi insicuri su quello che stava succedendo. Ogni parte del loro corpo voleva spingere il mento in avanti e successivamente anche la lingua in un danzar di ormoni impazziti. L'unica cosa che desisteva era il cervello, portatore dei ricordi di odio che pochi attimi prima tenevano sulle spine sia Shizuo che Izaya. Ogni pezzo di carne, ogni pelo rizzato dal eccitazione, desiderava con ossessione provare il sapore dell'altro. Le mani di Shizuo fremevano e involontariamente accarezzavano la pelle liscia dei fianchi di Izaya, che intanto si perdeva nel sapore dei loro respiri combinati.

L'aria si era fatta più intensa, calda. Con un guizzar di occhiate che ribadivano tutta la paura del momento, i due nemici, il gatto e il topo, il mostro e lo stronzo, Shizuo e Izaya si abbandonarono al piacere che dava la sensazione dell'essere animale e lasciarono all'istinto il comando delle azioni che si tramutarono in un dolce bacio vietato che comunque loro due insieme avevano deciso di percorrere.



L'inizio era incerto, si gustarono prima con calma senza mai abbassare lo sguardo l'uno dall'altro. Il sapore dolciastro delle labbra di Shizuo pervase ogni angolo della bocca di Izaya, mentre il sorriso antipatico di quest'ultimo scomparve. Restarono lì a baciarsi come se fosse la cosa più normale tra loro due, nessuno accennava a voler troncare quello strano rapporto che si era creato.

Le mani di Shizuo strinsero ancora più fortemente i fianchi di Izaya così da farlo mugugnare dal dolore, quei versi li riportarono alla realtà, si staccarono con forza, tutti e due spingendosi sul busto.

Erano ancora uno davanti all'altro, ancora a guardarsi, ancora ad assaporare il gusto che era rimasto nelle loro bocche, ancora a chiedersi il perché. Non avevano il coraggio di fiatare o menzionare parola, l'unico suono udibile nell'aria era quello dei loro respiri forti e il rumore del vento che scompigliava i capelli ad entrambi.

Restarono ancora lì, finché Izaya decise di voltarsi e andarsene, lasciandosi dietro lo sguardo interrogatorio di Shizuo.



Continua…
 
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lulosky
view post Posted on 22/8/2011, 19:13




:1290074610.gif: Bellissima! Mi piace tantissimo! Non vedo l'ora di vedere come continua!
:1289993953.gif: stupendo quando hai descritto il bacio; le emozioni di quei due, "il cervello e l'istinto"... Aaaaa! :2n6etr5jpg.gif: :2kmz36jpg.gif:
Attenzione, però, c'è qualche errore nella grammatica (a me non da tanto fastidio, solo per fartelo notare ^^)
 
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_Dae
view post Posted on 22/8/2011, 19:30




WAAAAAAA!
bellabellabellabellaaaaaaa!!!
 
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M.aya chan
view post Posted on 22/8/2011, 19:33




CITAZIONE
Attenzione, però, c'è qualche errore nella grammatica (a me non da tanto fastidio, solo per fartelo notare ^^)

Oh sì é possibile, non ti preoccupare, anzi ti ringrazio *devo migliorare*. Domani la riguardo meglio e appena possibile posto il nuovo capitolo. Sono felice che ti sia piaciuta *arrossisce*. Voglio diventare ancora più brava per farne di migliori °//°
 
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lulosky
view post Posted on 22/8/2011, 19:52




CITAZIONE (M.aya chan @ 22/8/2011, 20:33) 
Voglio diventare ancora più brava per farne di migliori °//°

Sono sicura che ci riuscirai :1282204954.gif:
 
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samefra2
view post Posted on 13/10/2011, 22:51




L'ho letta su EFP!!! L'adoro!!! Spero che potrai postare il capitolo successivo prima o poi!!! Ancora complimenti **
 
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M.aya chan
view post Posted on 15/10/2011, 21:09




E già devo continuarla... tra poco posto il nuovo capitolo dai xD
 
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samefra2
view post Posted on 16/10/2011, 10:35




Wow, grazie! Io, è da un anno che non aggiorno la mia di FF... *depress*
 
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M.aya chan
view post Posted on 3/11/2011, 19:01




Maya chan: Dovrei scusarmi per l'attesa, ma ho proprio avuto dei problemi e spero che possiate capirmi. Comunque vi dico già che questo è un capitolo intermedio, che naturalmente non potevo tralasciare. Di certo ci sono segnali Shizaya o meglio pensieri. Ma lascio a voi la lettura, commentate in tanti!
Ah, a proposito di commenti, perfavore commentate anche su EFP: hier

●●●

La pioggia tamburellava insistentemente su quel finestrino opaco. L'autista -un omaccione grande quasi un gorilla che nella vita aveva anche intrapreso il lavoro di guardia del corpo- li stava portando verso un porto qualunque, non era importante dove, ma doveva essere abbandonato, lurido e puzzolente. Non era poi una grande novità, lo aveva capito fin dal' inizio che l'affare non era pulito quanto voleva sembrare.

L'uomo al suo fianco si scroccò la schiena ad intervalli regolari – ogni 6 secondi per l'esattezza- e continuava a girarsi e guardarlo, sperando di cogliere qualche segnale di consenso. Tossì due o tre volte, prima di prendere finalmente parola.
« Mi é stato confermato che il pacco arriverà al luogo destinato soltanto per le due...»
Fece finta di guardare l'orologio soltanto per la prima volta, per poi girarlo nella direzione del suo cliente.
« Sono un quarto all'una.... Cosa vorrebbe fare? »
La voce era roca e sudaticcia, anzi, l'uomo era sudato ed altrettanto puzzolente.
« Forse vuole mangiare qualcos....»
« Non ci penso proprio.»
Izaya ruppe l'involucro di silenzio che si era materializzato intorno a lui, e finalmente espresse ciò che stava pensando per tutto il viaggio.
« Ciò che voglio é soltanto la merce. Non ho tempo da perdere con un umano come te.»
Disse tutto con tanto disprezzo, come se stesse parlando di un animale malato e schifoso.
« Ferma la macchina scimmione!»
L'autista si girò di scatto cercando di emettere suoni spaventosi con la gola. Gli occhi erano in fiamme.
« Non mi fai paura, ho visto persone più troglodite di te.»
La macchina si fermò tutto d'un tratto ed Izaya ne convesse che era il momento giusto per sbarazzarsi di quei noiosi, impotenti e normalissimi umani.

Scese dalla Ferrari nera pece e controllò per bene che le gocce d'acqua entrassero e bagnassero i sedili in pelle.
« Mi procurerò la merce a modo mio, non preoccupatevi.»
E – sempre lasciando la portiera aperta- si diresse verso un bar vicino.
Lo scimmione e l'uomo sudato lo videro tirar fuori il cellulare dalla tasca e comporre un numero, ma non dissero e non fecero niente, conoscevano bene la fama di quell'uomo.

Ordinò qualche dolcetto ed una cioccolata calda. Il bar si trovava in un vicolo poco affollato. Caldo. Izaya sentiva stranamente caldo.

Era sempre stato bravo a comandare i sentimenti. Anzi talvolta lui, ed altra gente, si chiedevano se Izaya stesso ne avesse. La risposta era semplice: sì. Certo che ne aveva. In molti casi il suo comportamento era simile ad un alieno, ad un essere non normale, ma lui era, è e sarà sempre un umano. Se poi ad Izaya piacesse essere paragonato a tanti miliardi di persone, essendo tutti sotto lo stesso genere, non lo sapeva nessuno. Sottostà che Izaya è un essere umano, e che come tutti possiede sentimenti. Il problema, però, non era capire se il suo cuore metaforico esisteva o meno, ma comprendere se il bacio dato a Shizuo aveva mosso qualcosa dentro di lui.
Ogni volta che ci pensava, il suo cervello elaborava solo rabbia. Quell'uomo con la capacità mentale di un paramecio gli stava procurando dei problemi. Poteva capire, e sopportare, se quei problemi fossero stati fisici, ma erano mentali. La sua psiche, il suo cervello era preoccupato ed indeciso. Gli era piaciuto? Lo aveva voluto lui? O era stata solo la sorpresa a non farlo staccare subito. Qualunque fosse la verità il problema esisteva ancora. Lui era stato lì, immobile e non si era ritirato.

Restò tutto il tempo trascorso nel bar ad osservare il palo della luce dirimpetto.
Alla fine fece una decisione, un po' per il suo ego e per se stesso: era stato un gioco. Stava prendendo in giro quell'idiota di Shizu-chan, solo per testare come avesse reagito dopo un bacio tra uomini.
In più a lui non era piaciuto. Izaya aveva già baciato uomini, ma anche donne, e lo aveva fatto solo per gioco. Questa volta non sarebbe stato diverso.

Tirò fuori nuovamente il cellulare e compose il numero di Celty – il suo corriere personale, in poche parole- e lasciò recuperare a lei la merce.
« Aspetterò a casa seduto sul mio divano.»
Aveva un po' male alla testa, avrebbe preso anche un'aspirina.

●●●

Spinse verso il basso il bottoncino e grattò col pollice la rotellina per azionare il meccanismo capace di far fuoriuscire una fiamma dall'accendino. Portò quest'ultimo alla bocca e la fiamma l'avvicinò alla sigaretta stretta tra i denti.
Non aveva cominciato a fumare per seguire la “massa”, ma perché, a parer suo, poteva aiutarlo a tener calmi i nervi.
In quel momento, in particolare, ne aveva estremamente bisogno. Sentiva le sue vene pulsare, e sapeva che osservando le sue tempie si poteva percepire che era meglio stargli alla larga. Non lo sapeva nemmeno lui il perché di tutta quella rabbia. Era stato tutto un incidente, nessuno dei due lo aveva voluto, lui in particolare. Se invece Izaya sì, bé non gli interessava più di quel tanto. Era successo tutto per colpa di spinte non calcolate, anzi, era stata la gravità a causare quello scontro troppo frontale.
«Cazzo.»
Buttò fuori un po' di fumo e riavvicinò di nuovo la sigaretta alle labbra.

Nel locale alle sue spalle Tom stava cercando di riavere un bel gruzzolo di soldi, senza però riuscirci. Il poveretto era inginocchiato – come tanti altri, se non tutti quelli che vedevano Shizuo- e stava pregando di dargli più tempo. Questa volta Shizuo non aveva intenzione di ascoltare, aveva già abbastanza a cui pensare e non voleva rivolgere tutta la sua rabbia su quell'uomo.

Guardando il triste cielo che aveva appena smesso di buttar giù pioggia, gli venne in mente che aveva bisogno di una persona in particolare. Si mise dritto e con un cenno verso Tom si congedò. Si diresse verso sud. La meta era l'autostrada o giù di lì, se doveva incontrare Celty allora non c'era posto migliore.
Non aveva alcuna intenzione di dire. Però parlare con un'amica non avrebbe fatto male.
I locali notturni erano già aperti, e vicino ai lampioni si potevano scorgere delle ragazze, poco più grandi di bambine, che si atteggiavano a donne.

Nella giornata non aveva fatto altro che vagare per Ikebukuro e fermarsi qua e là a fissare vetrine o altro.

Ogni volta che si soffermava a pensare seriamente, la faccia da prendere a schiaffi di Izaya gli vorticava attorno. La vedeva contorcersi dalle risate, come se tutto quello che era successo fosse stato un suo piano ben congegnato per prenderlo in giro.

Si fermò. Il semaforo era rosso. Di nuovo -per almeno la quarta volta- Izaya gli tornò in mente. Digrignò i denti. Lo odiava, tantissimo. Tutti quegli incidenti, tutte le sue preoccupazioni erano causate da un unica pulce. Lui. Izaya. E di nuovo prese dentro di lui il desiderio di ucciderlo, di prenderlo e stritolarlo.
Di abbracciarlo... «No!»
Indietreggiò di qualche passo, come? Com'era possibile che avesse solo pensato una cosa del genere? La stanchezza, doveva essere la stanchezza. Il semaforo divenne arancione.
Stava sudando. Non poteva essere possibile che a lui, a Hewajima Shizuo, il nemico giurato della pulce, potesse piacere un bacio tra uomini.... Un bacio tra loro due.

Il semaforo era verde, ma non c'era nessuna persona che attraversava la strada. L'uomo che pochi istanti prima sembrava contorcersi da un pensiero orribile, si era girato e se n'era andato con un'espressione strana.

Continua...


 
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lulosky
view post Posted on 5/11/2011, 21:56




Come ho detto su EFP: bellaaaaaa!
Spero di veder resto il prossimo capitolo!!!
 
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9 replies since 22/8/2011, 14:17   134 views
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